Dall’Unione europea arrivano nuove raccomandazioni sulle campagne di screening per la prevenzione dei tumori al seno, al collo dell’utero e al colon retto. Il nuovo documento, approvato nei giorni scorsi in sostituzione del precedente datato 2003, è stato adottato venerdì scorso (9 dicembre) dal Consiglio dell’Unione europea su proposta della Commissione Ue e punta a migliorare la prevenzione delle malattia oncologiche nell’ambito del Piano europeo per la lotta ai tumori.
Per quanto concerne il carcinoma della mammella, le nuove indicazioni raccomandano lo screening mammografico per le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e lo suggeriscono per le donne dai 45 ai 74 anni; riguardo al carcinoma della cervice uterina, il test per il papillomavirus umano (Hpv) viene indicato come lo strumento di screening «preferito» per le donne di età compresa tra 30 e 65 anni, con un intervallo tra un esame e l’altro di almeno cinque anni; quanto allo screening del carcinoma del colon-retto, il test immunochimico fecale quantitativo (Fit) è raccomandato per le persone di età compresa tra i 50 e i 74 anni quale discrimine prima di indirizzare i pazienti a una colonoscopia di follow-up.
Secondo le stime, nel 2020 nell’Unione europea è stato diagnosticato un tumore a 2,7 milioni di persone. Si stima inoltre che un cittadino su due svilupperà un carcinoma nel corso della vita, con conseguenze durature sulla qualità di vita, e che solo la metà dei malati di tumore sopravvivrà.