L’Agenzia europea del farmaco rafforza la collaborazione con i medici di famiglia. E’ quanto prevede la dicharazione congiunta firmata nei giorni scorsi da Ema, Uemo (Unione europea dei medici generalisti), Wonca (Organizzazione mondiale dei medici di famiglia) ed Efpc (Forum europeo per l’assistenza primaria): i firmatari, in sintesi, si impegnano a incrementare i rapporti reciproci per rendere ancora più puntuale l’attività regolatoria dell’Agenzia.
«I medici di famiglia» ha dichiarato il direttore esecutivo dell’Ema, Guido Rasi «recitano un ruolo chiave nell’assistenza al paziente e sono un punto di riferimento continuativo per tutta la famiglia, spesso per molti decenni. Questo li mette in una posizione unica e con la dichiarazione firmata oggi Ema si impegna a coinvolgere attivamente i mmg nel suo lavoro, per portare le conoscenze dell’assistenza primaria nella regolamentazione dei farmaci».
La dichiarazione, in particolare, consentirà all’Ema di comprendere con maggiore livello di dettaglio quale utilizzo viene fatto dei farmaci nella vita reale e il potenziale impatto sulle cure di specifici interventi normativi. E permetterà ai medici di famiglia di contribuire con le proprie osservazioni alle attività dell’agenzia. Il documento, inoltre, include un piano d’azione che guiderà fino al 2020 Ema, Uemo, Efpc e Wonca nella loro attività comune. Aree specifiche di collaborazione includono il coinvolgimento dei medici di famiglia nelle attività di valutazione Ema, lo sviluppo di attività di comunicazione indirizzate ai mmg, l’esplorazione di ulteriori collaborazioni con le reti di ricerca esistenti nell’assistenza primaria, in particolare per la raccolta di dati “real world”. I progressi saranno monitorati e discussi all’interno del gruppo di lavoro dei medici di famiglia e del gruppo di lavoro dei professionisti sanitari, entrambi costituiti all’interno dell’Ema.