Le farmacie inglesi hanno superato con ampio margine gli obiettivi fissati dal National health service (il servizio sanitario nazionale britannico) per due servizi chiave erogati in regime di convenzione: il monitoraggio della pressione arteriosa e la consulenza per la contraccezione orale. I dati, di cui riferisce un articolo del Pharmaceutical Journal, arrivano dal Nhs e si riferiscono al periodo compreso tra aprile 2024 e febbraio 2025.
Nel dettaglio, le farmacie hanno effettuato 199.182 controlli della pressione arteriosa a fronte di un obiettivo dichiarato di 71mila prestazioni, con un superamento del target pari al 181%. Per quanto riguarda le consulenze contraccettive orali, ne sono state realizzate 40.467 contro le 25.800 previste, per un +57% sull’obiettivo.
I risultati sono molto positivi per Nhs England (nel Regno Unito ogni nazione ha il proprio servizio sanitario) al pari dei dati provenienti da Pharmacy First, il servizio che delega alle farmacie il primo contatto per alcune patologie di bassa compelssità. Nel solo dicembre 2024, infatti, sono state erogate 257.048 consulenze cliniche attraverso i percorsi previsti dal programma, con l’intento dichiarato di arrivare a 320mila consulenze al mese entro marzo 2025.
Sotto il contratto-quadro in vigore per il biennio 2024/2025 e 2025/2026, le farmacie che intendono ricevere il pagamento mensile previsto dal programma Pharmacy First devono essere registrate per offrire i due servizi – contraccezione e monitoraggio della pressione – in modo continuativo. A partire da ottobre 2025 sarà inoltre obbligatorio fornire almeno una rilevazione ambulatoriale della pressione arteriosa al mese (aAmbulatory blood pressure monitoring, Abpm). Da marzo 2026, infine, le farmacie dovranno anche assicurare un numero minimo mensile di consulenze contraccettive, ancora da concordare tra Community Pharmacy England (l’organismo che rappresenta le farmacie convenzionate) e il governo.
I commenti dei rappresentanti delle principali organizzazioni di categoria sottolineano l’impegno della rete. «Questi numeri dimostrano che, nonostante le pressioni sulle farmacie di comunità, il settore ha risposto con prontezza, confermando il proprio ruolo chiave nel rafforzare l’assistenza al paziente» ha dichiarato Elen Jones, direttore per Inghilterra e Galles della Royal Pharmaceutical Society (Rps).
Più politico il commento di Gareth Jones, direttore affari istituzionali della National Pharmacy Association (Npa): «I progressi fatti sono una base solida per crescere, ottenuti nonostante le enormi pressioni di capacità che gravano sul settore. I team in farmacia hanno lavorato senza sosta per fornire questi importanti servizi, oltre alla normale attività di dispensazione e ai servizi clinici già in essere».
Non sono mancati però attriti con altri professionisti della sanità. Nel novembre 2024, i medici di medicina generale inglesi hanno approvato una mozione per chiedere l’immediata cessazione dei controlli pressori da parte delle farmacie. Secondo il testo approvato, sarebbe «uno spreco» retribuire una farmacia per una prestazione che corrisponde a un settimo della tariffa erogata a uno studio medico di base per paziente, soprattutto se questo genera «ulteriore lavoro per il medico».