Durante la pandemia le farmacie indipendenti inglesi se la sarebbero cavata molto meglio delle farmacie di catene come Boots, Lloyds o Rowlands, con le prime che in undici mesi (fino a febbraio 2021) hanno visto aumentare i volumi del dispensato e le seconde che invece che hanno osservato un calo. E’ quanto rivela il rapporto Christies & Co’s Pharmacy Market 2021, una sorta di annuario della situazione finanziaria del canale redatto da una delle principali agenzie per la compravendita di farmacie.
Durante la pandemia, riporta la ricerca, ogni esercizio farmaceutico ha dispensato in media 7.417 farmaci rimborsati al mese, un centinaio in meno rispetto ai 7.555 dello stesso periodo dell’anno precedente. La contrazione, però, non ha colpito tutte le farmacie: le indipendenti, infatti, hanno in realtà aumentato del 3,6% il numero dei farmaci dispensati in regime di rimborso, le catene invece hanno subito un calo del 7%.
Intanto il sottosegretario alla Salute e ai servizi sociali, Matt Hancock, ha annunciato l’intenzione di voler affidare dal prossimo inverno le vaccinazioni contro covid e l’influenza alle sole farmacie: «Abbiamo bisogno che i medici di base tornino negli ambulatori a visitare e curare» ha detto «e a mio giudizio il piano vaccinale contro la pandemia ha dimostrato meglio di ogni altra cosa l’incredibile potenziale delle farmacie del territorio». La disposizione dovrebbe trovare posto nel prossimo disegno di legge sull’assistenza sanitaria: «La farmacia è il cuore delle cure primarie» ha concluso Hancock.