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Francia, 290 farmacie chiuse nel 2024. Se ne vanno le più piccole

8 Marzo 2025

I piccoli esercizi sono le principali vittime della crisi che sta colpendo la farmacia francese. Nel 2024 il 44% delle chiusure ha riguardato strutture con un fatturato inferiore a 500.000 euro, mentre il 21% ha colpito farmacie con un giro d’affari compreso tra 500mila e 1 milione di euro.

I dati sono stati presentati ieri da Cabinets gestion pharmacie (Cgp, network di 15 studi di consulenza contabile) e dicono che nel 2024 le chiusure di farmacie sono aumentate del 17% rispetto all’anno precedente, che a sua volta aveva fatto registrare un analogo incremento rispetto al 2022. In un solo anno, in sostanza, sono scomparse 290 farmacie e di queste, ha detto Louis Maertens di Cgp «il 60% delle chiusure non viene indennizzato», cioè non fa seguito a un piano di ristrutturazione del servizio farmaceutico (un’operazione regolamentata per cui il titolare che chiude “passa” i suoi clienti alle farmacie del circondario e riceve da queste una sorta di indennità di avviamento).

Un altro dato significativo riguarda il rallentamento delle fusioni tra farmacie: nel 2024 se ne sono registrate 30, contro le 39 dell’anno precedente. Anche la dimensione dell’attività gioca un ruolo importante: il 65% delle chiusure ha riguardato farmacie con un fatturato inferiore a 1 milione di euro (dati 2023), mentre il 25% ha interessato attività con ricavi tra 1 e 2 milioni di euro.

Nicolas Trikian, anch’egli di Cgp, ha osservato che molte piccole farmacie (fatturato di 800.000 euro) non trovano acquirenti. «I concorrenti aspettano la loro chiusura», osserva, sorpreso dalla rapidità con cui il fenomeno si sta diffondendo.

Oggi, in Francia metropolitana, la rete delle farmacie si è ridotta a 19.887 esercizi. «Il traguardo sembra essere quota 15mila farmacie», avverte Louis Maertens, delineando una prospettiva sempre più preoccupante per il settore.