Dal 5 gennaio, in Francia, non è più necessario rispettare i 15 minuti di osservazione post-inoculo per alcune categorie di pazienti. E’ entrata in vigore, infatti, la raccomandazione formulata il 24 dicembre scorso dal Comitato consultivo per la strategia vaccinale: per accelerare le somministrazioni delle dosi di richiamo, è il parere degli esperti, si può rinunciare al quarto d’ora di monitoraggio perché «il rischio di reazioni allergiche nelle persone che hanno completato senza problemi il ciclo primario è estremamente basso».
Il parere, come spiega in un articolo il Quotidien du pharmacien, si avvale dei dati provenienti dall’Ansm (l’equivalente francese dell’Aifa), alla quale non sono finora giunte notifiche di reazioni avverse gravi insorte nei 15 minuti dell’osservazione post-vaccinale.
Per sicurezza, in ogni caso, il Comitato ritiene comunque opportuno mantenere il monitoraggio post-inoculo nel primo ciclo della vaccinazione (prima e seconda dose) e in tutte le somministrazioni che riguardano persone vaccinate nel primo ciclo con un prodotto diverso da Pfizer-BioNTech o Moderna, soggetti con sensibilità allergiche note o con aumentato rischio di shock anafilattico, bambini dai 5 agli 11 anni, donne in gravidanza, persone indebolite da malattie croniche con possibili difficoltà motorie, persone con ansia da vaccinazione.
La raccomandazione riguarda tutte le strutture impegnate nella campagna (farmacie comprese) e il consiglio è quello di adottare procedure specifiche – per esempio dei cartellini colorati – per distinguere le persone che non hanno bisogno del monitoraggio da coloro che invece vanno trattenuti per un quarto d’ora. Come si ricorderà, nei giorni scorsi un parere dello stesso tenore era stato formulato anche dal comitato dei dirigenti medici del Nhs, il Servizio sanitario britannico.