Le aziende Boiron e Lehning hanno presentato ricorso davanti al Consiglio di Stato contro i due decreti del governo francese in vigore dal 30 agosto scorso che rivedono la rimborsabilità dei preparati omeopatici. E’ quanto riferisce un comunicato diffuso ieri delle due imprese: «I due appelli» si legge nella nota «mirano all’annullamento del decreto 2019-905, che riduce in via transitoria dal 30 al 15% (del prezzo al pubblico, ndr) la rimborsabilità dei medicinali omeopatici, e del decreto 2019-904, che esclude del tutto la copertura a carico della sanità pubblica al più tardi dal 1 gennaio 2021».
I ricorsi, prosegue il comunicato, puntano il dito sulle irregolarità che secondo le due aziende avrebbero distorto l’analisi della Commissione per la trasparenza dell’Haute autorité de santé (la cui valutazione ufficializzata quest’estate, è all’origine dell’intervento del governo) e sull’illegittimità dei decreti del 30 agosto. In aggiunta, le due aziende presenteranno a breve un quesito di legittimità costituzionale sulla legge che ha delegato al solo ministero della Salute la competenza degli interventi in materia di omeopatia.