Per arginare le carenze di farmaci che affliggono i Paesi Ue occorre mettere in campo soluzioni di respiro europeo improntate alla solidarietà e alla trasparenza. E al “sovranismo” industriale. Lo ha detto il ministro della Salute francese, François Braun in un’intervista rilasciata ieri a Cnews, nella quale ha respinto la tesi dei produttori secondo la quale all’origine delle carenze ci sarebbero i prezzi, in molti casi talmente bassi da non coprire neanche i costi di produzione.
«I miei colleghi europei» ha detto «riferiscono che le aziende fanno le stesse considerazioni in tutti i Paesi europei, anche se i prezzi non sono gli stessi». Piuttosto, ha continuato, occorre una politica nazionale che ripristini la «sovranità francese» sulla produzione farmaceutica, unita a una politica europea di reciproca solidarietà tra i Paesi membri, per fare in modo che «quando qualcuno ha scorte possa aiutare chi non le ha». In particolare, Braun ha sostenuto la necessità di un elenco europeo dei farmaci essenziali, la cui produzione dovrebbe essere garantita dall’industria francese ed europea.
A questo proposito, Braun ha annunciato di avere già ricevuto la bozza della lista francese, che dovrebbe ancora subire qualche limatura. «In elenco ci sono 280 farmaci» ha detto «tra i quali insulina, amoxicillina, paracetamolo, sabril e antinfiammatori». Per il prossimo inverno, ha infine annunciato il Ministro, Parigi metterà in campo un piano previsionale e uno di emergenza per le rotture di stock improvvise.