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Francia, carenze: dall’Unpf guida per gestire la comunicazione in farmacia

10 Febbraio 2023

Le indisponibilità di medicinali che si registrano nelle farmacie comportano talvolta perturbazioni o conflittualità nel rapporto tra farmacisti e clienti. Per prevenire problemi di questo genere l’Unpf (Union nationale des pharmacies de France) ha realizzato una guida pratica che dovrebbe aiutare il farmacista a gestire situazioni “critiche”.

Le indicazioni prendono a riferimento la prospettiva dei pazienti, le loro inquietudini o i luoghi comuni che si sentono più spesso al banco: «Le farmacie dovrebbero organizzarsi per evitare queste carenze», oppure «Le carenze sono dovute alla guerra in Ucraina», o ancora «Il problema si risolverebbe se i farmaci fossero dispensati per numero di pillole prescritte».

Per ognuna di queste affermazioni o domande, la guida suggerisce le risposte più opportune da fornire e le formule o le parole con cui disinnescare potenziali tensioni e avviare un contradditorio costruttivo con i clienti. Per esempio, a chi osserva che le farmacie dovrebbero organizzarsi per evitare carenze e rotture di stock, la guida consiglia di rispondere dicendo che «è ciò che già facciamo, con l’aiuto di grossisti che riforniscono due volte al giorno 21mila farmacie. Ci impegniamo quotidianamente per assicurare alle famiglie i farmaci di cui hanno bisogno. Ma quando i prodotti non sono più forniti dai produttori, i farmacisti non possono fare nulla, se non preparazioni magistrali quando la materia prima è disponibile».

L’avvertimento di fondo che la guida rivolge ai farmacisti è quella di cogliere la prospettiva del paziente: per lui è difficile comprendere come sia possibile che farmaci comuni come l’amoxicillina o il paracetamolo siano soggetti a irreperibilità in un Paese avanzato come la Francia (o anche l’Italia). Di qui, in certi casi, frustrazioni che vengono scaricate sul farmacista. «Le tensioni negli approvvigionamenti rendono ogni giorno più complesso dispensare medicinali» ricorda l’Unpf «un assistito su tre ha già sperimentato personalmente casi di carenza: nel 2008 l’Ansm (l’Aifa francese, ndr) ha ricevuto 44 segnalazioni di carenze, nel 2018 sono salite a 871e nei primi nove mesi del 2022 sono diventate 3.278». La richiesta dell’Unpf, quindi, è di «porre fine al calo dei prezzi che minaccia l’accesso della popolazione ai farmaci» e di accelerare «l’allargamento del prontuario, in particolare biosimilari ed equivalenti».