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Francia, carenze: nel 2023 cresciute del 30% le segnalazioni

14 Settembre 2024

Nel 2023 in Francia sono stati segnalati 5mila casi di farmaci indisponibili e di carenze negli stock, il 30% in più rispetto al 2022. A rivelarlo un report dell’Ansm, l’Agenzia del farmaco transalpina, secondo un articolo pubblicato ieri dal Quotidien du pharmacien. In 12 mesi, dicono i dati, sono state registrate 4.925 segnalazioni di scorte esaurite o a rischio di esaurimento rispetto alle 3.761 del 2022.

Tra i farmaci più spesso “mancanti”, spiccano quelli per il sistema cardiovascolare con 1.430 segnalazioni, a fronte di una quota di mercato pari solo all’8%. Seguono i farmaci per il sistema nervoso (1.086 segnalazioni, quota di mercato 33%) e gli antinfettivi sistemici (679 segnalazioni, quota di mercato 5%). Al quarto posto, con 465 segnalazioni e una quota di mercato del 16%, antidiabetici e farmaci per l’apparato digerente e il metabolismo, infine gli antitumorali con 354 segnalazioni (a fronte di una quota dello 0,8% appena).

«Le carenze di medicinali stanno aumentando per diverse ragioni» ha commentato Pierre-Olivier Farenq, capo del Centro per il supporto alle emergenze dell’Ansm «per cominciare il rischio di indisponibilità aumenta quando in alcune classi terapeutiche si realizzano condizioni di monopolio. Inoltre, inconvenienti nella produzione, come ritardi, incidenti o cali delle capacità di un impianto, influiscono sulle forniture. Infine, la complessità della catena di produzione dei prodotti sanitari e la delocalizzazione avvenuta negli ultimi anni di siti di produzione di medicinali maturi al di fuori dell’Unione Europea aumentano i rischi di incidenti di produzione».

In aumento anche le sanzioni pecuniarie contro le imprese farmaceutiche che non rispettano gli obblighi sulle scorte: nel 2023 ne sono state comminate sei (tre per mancanze o ritardi nella comunicazione, tre per non aver provveduto a preparare scorte di riserva) rispetto alle 2 del 2022.