Pubblicità ingannevole, concorrenza sleale, sviamento del consumatore. Sono i tre reati per i quali il Tribunale del commercio di Créteil, in Francia, ha impartito alla centrale di acquisto del gruppo Leclerc una sanzione di 30mila euro più l’obbligo di rettificare la propria comunicazione pubblicitaria. La sentenza pone fine a un contenzioso aperto due anni fa dall’Udgpo (Union des groupements de pharmaciens d’officine), il sindacato che riunisce i gruppi d’acquisto dei farmacisti. Nel mirino dell’associazione la pubblicità del gigante della gdo francese, che suggeriva ai consumatori che in tutti i suoi corner di parafarmacia (256 in totale) fosse presente un laureato in farmacia.
Dopo indagini meticolose e dettagliate, l’Udgpo ha dimostrato che non tutti i corner Leclerc hanno un organico un farmacista e ha portato in tribunale Galec, la centrale di acquisto dell’insegna, per pubblicità ingannevole e concorrenza sleale. La sentenza finale impone a Leclerc di rettificare la propria comunicazione su tutti i media, compresi il sito del gruppo e la sua pagina Facebook, così come rimuovere dalle sue parafarmacie tutti gli avvisi che promettono ai clienti la consulenza di un farmacista abilitato. Per finire, Leclerc dovrà fare pubblica ammenda su tre canali di comunicazione indicati su propria scelta dall’Udgpo.