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Francia, crescono i servizi nelle farmacie: vaccina il 93% degli esercizi

17 Dicembre 2024

Sempre più servizi nelle farmacie francesi secondo i dati forniti dall’associrazione sanitaria ai sindacati dei farmacisti: nei primi dieci mesi del 2024 i Trod (Test rapido di orientamento diagnostico) per la tonsillite somministrati sono cresciuti del 190% e i kit per lo screening del cancro colorettale consegnati ai pazienti target sono aumentati addirittura del 1.447%. «Osserviamo un enorme impegno da parte dei colleghi sui servizi» commenta Guillaume Racle, consigliere economico dell’Uspo.

«Ciò che svetta è il numero delle farmacie partecipanti» osserva Julien Chauvin, presidente della commissione Studi e strategia economica della Fspf. Al primo posto per adesione figura la vaccinazione, che sta registrando un enorme successo: il 93% delle farmacie effettua oggi richiami vaccinali, con oltre 300.000 dosi somministrate ogni mese nell’ultimo bimestre. «L’aumento delle vaccinazioni previste dal calendario è spettacolare» valuta Chauvin «la vaccinazione in farmacia è entrata nelle abitudini dei pazienti». Con il recente rimborso del vaccino contro l’herpes zoster per tutti gli over 65 e gli immunodepressi e l’arrivo imminente di nuovi vaccini, il numero di somministrazioni in farmacia potrebbe raddoppiare entro il 2027, quando l’atto professionale beneficerà di una migliore remunerazione.

Una crescita significativa della partecipazione si registra anche in altri servizi: tra ottobre 2023 e ottobre 2024, la quota di farmacie che realizza consulti brevi per le donne in gravidanza è passata dal 20% al 30%, mentre la somministrazione dei Trod per la tonsillite è salita dal 60% al 75%, e la consegna del kit di screening del cancro colorettale è aumentata dall’89% al 99%. Previsti dalla convenzione firmata prima dell’estate, i Bpm (Bilanci condivisi della terapia farmacologica) effettuati in farmacia sono cresciuti del 107%, con la percentuale di farmacie aderenti quasi raddoppiata, dal 6% all’11%. Aumenta anche la partecipazione agli altri colloqui di accompagnamento: dal 5% all’8% per i colloqui sui farmaci anticancro orali, e dal 4% al 9% per i colloqui relativi agli Avk (antivitamina K), Aod (anticoagulanti orali diretti), asma eccetera. Ciò potrebbe essere collegato alla Rosp (Remunerazione sulla base degli obiettivi) straordinaria di 400 euro concessa a ogni farmacista che realizza almeno un colloquio per pazienti con patologie croniche nel 2024.

Tra le novità del 2024, il 6% delle farmacie si è lanciato nei Bilanci di prevenzione e il 56% nei Trod cistite (Test Rapido di Orientamento Diagnostico per la cistite).

«Siamo ancora su volumi di remunerazione marginali, parliamo di alcune decine di milioni di euro su un totale di 7 miliardi di margine complessivo» riprende Chauvin «non è molto in termini finanziari, ma comincia a fare la differenza per alcune farmacie». «Non è l’attività più remunerativa ma è la direzione verso cui si va» aggiunge Racle «bisogna continuare, perché partiamo da livelli molto bassi. È la variabile chiave per raggiungere la crescita».

Proprio la crescita resta timida per le farmacie, come si evince dai dati complessivi sulla remunerazione della rete. Nel periodo gennaio-ottobre 2024, l’assicurazione sanitaria registra un aumento del margine lordo dell’1,8%. «Tuttavia, nel dettaglio, se guardiamo ai giorni lavorativi, c’è stato un 1% in più tra gennaio e ottobre 2024, ma ci sarà un 1% in meno per il resto dell’anno» avverte ancora Racle «quindi, alla fine, avremo più probabilmente un aumento dell’1%. Con un aumento dei salari dell’1,8%, i conti non torneranno».

Per quanto riguarda il core business, secondo i dati presentati dall’assicurazione sanitaria, la remunerazione legata alla prescrizione (margine e onorari) è cresciuta del 3% nei primi dieci mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo i 4,9 miliardi di euro. «È il margine decrescente, con un +5,3%, a trainare la crescita, grazie ai farmaci costosi» osserva Racle «tuttavia, i farmaci costosi sono distribuiti in modo molto disomogeneo tra le farmacie». Per Julien Chauvin, «siamo in linea con le previsioni emerse durante le discussioni per l’accordo integrativo firmato a giugno».