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Francia, da farmacie 1,7 mln di richiami. Appello ad aumentare la copertura

30 Novembre 2022

In Francia le campagne vaccinali contro covid e influenza segnano il passo e allora il ministero della Salute lancia un appello a farmacisti e operatori sanitari perché migliorino i tassi di copertura, che al momento sono a dir poco deludenti. Secondo le cifre riportate dal Quotidien du pharmacien, infatti, la vaccinazione antinfluenzale – tutte le fasce incluse – è indietro del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quella contro covid vede un 21% di vaccinati con il richiamo tra gli 80enni e un 39% tra i 60-79enni.

Intanto i contagi da Sars-CoV-2 tornano a crescere: 414 casi ogni 100mila abitanti nei giorni scorsi, in crescita del 35% sulla settimana. E le preoccupazioni principali riguardano ovviamente la concomitanza tra recrudescenza virale e arrivo della stagione influenzale. Di qui l’appello del ministero della Salute agli assistiti delle fasce fragili, ai loro parenti e agli operatori sanitari per convincerli dell’importanza della vaccinazione.

Per rilanciare le vaccinazioni, tuttavia, il governo non riaprirà i centri vaccinali, come richiesto da alcuni esperti: farmacisti (che assicurano il 70% delle iniezioni), medici e infermieri sono in numero sufficiente, assicura il ministero della Salute, secondo il quale «il 95% dei francesi ha un punto di vaccinazione a meno di 5 km da casa». Dal 3 ottobre le farmacie hanno effettuato 1,7 milioni di iniezioni, di cui 1,6 milioni di dosi di richiamo su un totale di due milioni di dosi di richiamo somministrate. «La priorità prima delle vacanze è avere tre settimane di mobilitazione totale di tutti gli attori per vaccinare contro influenza e Covid e garantire così la massima protezione alle persone più fragili in un contesto di ripresa epidemica».