Partiranno dal 7 novembre le vaccinazioni in farmacia autorizzate dalla nuova convenzione con la sanità pubblica francese, in vigore da sei mesi: oltre all’antinfluenzale, che i farmacisti transalpini già somministravano da qualche anno, ci sono l’antitetanica, l’antidifterica, l’antipolio, la vaccinazione contro la pertosse, il papillomavirus e altre ancora. Come ricorda in un articolo il Quotidien du pharmacien, dalla stessa data scatta anche la rivalutazione del compenso riconosciuto alle farmacie, da 6,30 a 7,50 euro iva inclusa.
Ma questo è soltanto il primo step: dal 1 gennaio 2023, infatti, le farmacie potranno anche prescrivere i vaccini che somministrano, con un ulteriore aumento a 9,60 euro dell’onorario professionale. La novità è contenuta nella Legge per il finanziamento della previdenza sociale riguardante il nuovo anno e per Philippe Besset, presidente della Fspf (Fédération des syndicats pharmaceutiques de France), si tratta di un provvedimento epocale: «È la prima volta nella storia dell’onorario professionale che le farmacie beneficiano di una rivalutazione del compenso, vuol dire che si può fare».
Per quanto concerne la prescrizione dei vaccini, invece, l’invito che Besset rivolge ai titolari è quello di cambiare prospettiva: «Dal primo gennaio, toccherà al farmacista farsi soggetto attivo della profilassi, proponendo ai suoi pazienti di vaccinarsi».