Nel 2023 sono sparite 248 farmacie francesi, che hanno portato il totale degli esercizi in attività al primo gennaio 2024 sotto la soglia delle duemila unità, per la precisione 19.887. Le cifre arrivano dal Rapporto sulla demografia della professione del Cnop, il Consiglio nazionale dell’ordine dei farmacisti, che riferisce per l’anno passato una contrazione tanto del numero egli iscritti (lieve) quanto degli esercizi farmaceutici in attività.
Per quanto riguarda questi ultimi, il calo (di poco superiore all’1%) conferma una tendenza che nell’ultimo decennio ha fatto sparire 2.028 farmacie francesi, circa il 10% del totale. La regione Île-de-France conta il maggior numero di chiusure (56) seguita da Auvergne-Rhône-Alpes ( 34) e Borgogna Franca Contea (21). Negli ultimi dieci anni, i dipartimenti che hanno registrato la maggiore riduzione del numero di farmacie, in percentuale, sono Allier (-22%), Ariège (-20%), Yonne (-20%), Gers (-19 %) e Corrèze (-18%).
Il calo degli esercizi in attività si riflette sul quorum, che è sceso dalle 34 farmacie ogni centomila abitanti nel 2013 alle 30 nel 2023. E il trend pare proseguire: secondo i dati di Iqvia, ricorda il Quotidien du pharmacien, nei primi quattro mesi del 2024 sono state registrate 165 chiusure.
Più stabili i numeri della professione. Nel 2023 risultavano iscritti all’Ordine 74.219 farmacisti, pressoché invariati rispetto al 2022. I titolari invece risultano in calo al pari delle farmacie (-1,3% nel 2023 sul 2022, -10,7% in dieci anni) mentre la loro età media rimane ferma a 46,2 anni. «Dobbiamo attrarre giovani talenti e trattenere in farmaci i nostri professionisti» ha commentato la presidente del Cnop, Carine Wolf-Thal «vanno promossi gli studi in farmacia, migliorata la leggibilità del percorso universitario ma anche facilitata la riqualificazione durante la carriera e semplificate le procedure per i farmacisti stranieri che vogliono esercitare in Francia».