Scade il 28 marzo il termine entro il quale tutte le confezioni francesi di paracetamolo, associazioni comprese, dovranno recare sul fronte un avviso che ricorda ai pazienti il rischio epatico associato al sovradosaggio. A fissarlo una disposizione emanata nel luglio scorso dall’Ansm, l’equivalente transalpino dell’Aifa: oltre al pittogramma, le confezioni di farmaci a base soltanto di paracetamolo dovranno riportare sul retro l’indicazione della dose massima giornaliera e del tempo di attesa tra le dosi; quelle relative a un’associazione, avranno una dicitura che ricorda l’importanza di non assumere altri prodotti a base di paracetamolo.
«Quando la dose è corretta e utilizzata appropriatamente» ricorda in un articolo del Quotidien du pharmacien Jean François Bergmann, docente dell’ospedale Lariboisière «il paracetamolo rimane un farmaco di prima linea efficace e ben tollerato. Attualmente è la molecola più utilizzata in Francia al di fuori dell’ospedale, ma il suo sovradosaggio è la prima causa di trapianto di fegato per causa farmacologica. Il fenomeno dipende dal sovradosaggio e alcuni soggetti presentano maggiori rischi di sviluppare epatotossicità, ma solo pochi di loro conoscono davvero il rischio».
Il provvedimento dell’Ansm, che riguarda circa 200 specialità in circolazione sul mercato francese, discende da una consultazione pubblica lanciata nell’agosto del 2018: le 2.300 persone che avevano partecipato, il 22% delle quali operatori della sanità, espressero un sì quasi unanime alla proposta di stampare un’avvertenza contro il sovradosaggio sulle confezioni di paracetamolo. L’85% dei partecipanti, in particolare, si disse favorevole all’uso del messaggio “overdose=danger” (sovradosaggio=pericolo), che l’Ansm ha poi adattato dopo una seconda consultazione con le associazioni de pazienti e dei professionisti della salute.