In determinati casi, le farmacie francesi potranno dispensare i farmaci necessari a un mese di terapia anche quando la ricetta medica risulta scaduta. E’ quanto prevede un articolo del ddl sul finanziamento della sanità e della previdenza sociale per il 2022 approvato l’altro ieri dal senato. Il provvedimento si inserisce tra le misure che puntano a stabilizzare alcune delle disposizioni adottate durante la pandemia e trova il sostegno dei sindacati delle farmacie.
Come riferisce il Quotidien du pharmacien, dal 2018 i farmacisti possono dispensare al paziente cronico che si presenta al banco con una ricetta ripetibile scaduta una confezione per farmaco prescritto. Durante il lockdown, tuttavia, le farmacie erano state autorizzate a rinnovare l’intero periodo di terapia, non solo in caso di farmaci per le cronicità ma anche con ipnotici, ansiolitici e terapie sostitutive degli oppioidi, purché fossero soddisfatte specifiche condizioni.
Gli ultimi dati forniti dalla mutua, spiega ancora il quotidiano, rivelano che i consumi relativi ai medicinali interessati dalla disposizione non sono aumentati durante il distanziamento, una circostanza che ha dimostrato il buon lavoro dei farmacisti «nell’assicurare la continuità dei trattamenti in piena sicurezza».
Di qui la decisione del Senato di approvare la modifica dell’articolo 5125-23-1 del Codice della sanità pubblica, in modo che le farmacie siano autorizzare a dispensare anche in caso di ricetta scaduta non più una confezione soltanto ma un intero mese di terapia. Il disegno di legge dovrà tornare all’Assemblea nazionale per la quarta lettura.