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Francia, da farmacie no a tagli ai prezzi dei farmaci maturi: così più carenze

24 Febbraio 2023

I tagli ai prezzi del farmaci “maturi” per 67 milioni di euro annunciate dal governo aggraveranno le carenze già esistenti e con effetti sull’accesso a medicinali e cure da parte dei francesi. È la denuncia lanciata da Philippe Besset, presidente della Fspf (Fédération des syndicats pharmaceutiques de France) nell’editoriale dell’ultimo numero di Le Pharmacien de France, l’house organ del sindacato titolari.

Besset ricorda gli svariati appelli inviati al governo dagli attori della filiera farmaceutica, farmacie comprese, perché si metta un freno alle riduzioni di prezzo impartite anno dopo anno ai farmaci con brevetto scaduto. «I prezzi dei medicinali in Francia è così basso» scrive Besset «che alcuni produttori si chiedono come continuare a produrli. Una tale politica non è solo disastrosa per l’economia delle nostre aziende ma anche per l’equilibrio delle nostre farmacie. E minaccia l’accesso ai medicinali per i nostri concittadini, che stanno già affrontando la carenza di medici di famiglia sul territorio».

La richiesta della Fspf, in particolare, è che i farmaci di prima linea di grande interesse terapeutico (in sigla Mitm) siano esclusi dalle riduzioni di prezzo. Anzi, andrebbero piuttosto aumentati, se non altro per far fronte all’inflazione. E per limitare la concorrenza tra Paesi Ue, causa a sua volta di carenze, occorrerebbe fossero istituite «tariffe europee».

Il governo, dal canto suo, non sembra insensibile alle richieste provenienti dalla filiera. Il 2 febbraio ha tenuto la sua prima seduta la Commissione interministeriale sulla regolamentazione dei prezzi dei farmaci, istituita dal primo ministro Élisabeth Borne. L’obiettivo, come riferisce un articolo del Quotidien du pharmacien, è quello di impostare una nuova politica del farmaco che consenta di uscire da 15 anni di tagli ininterrotti ai prezzi dei farmaci maturi.

Sempre il 2 febbraio, inoltre, i ministri della Salute e dell’Industria, François Braun e Roland Lescure, si sono impegnati a varare una moratoria sulle riduzioni di prezzo dei generici “strategici”, cioè essenziali dal punto di vista sanitario ma vulnerabili dal punto di vista industriale, e aumentarli su alcuni farmaci generici prodotti in Europa. In cambio, i produttori dovranno impegnarsi ad approvvigionarsi sul mercato francese.