L’Uspo (Union des syndicats de pharmaciens d’officine) dichiara guerra all’annunciato taglio da 20 a 15 euro dei compensi alle farmacie per i tamponi antigenici rapidi. La misura, come spiega in un articolo il Quotidien du pharmacien, avrebbe dovuto entrare in vigore la settimana scorsa ed è in ritardo di qualche giorno, ma l’Uspo non intende aspettare ed esce allo scoperto dopo avere messo al sicuro il rinnovo della convenzione con la Cnam, il servizio sanitario francese: «Vogliono mettere le briglie alla spesa per gli screening» osserva Renaud Nadjahi, presidente regionale dell’Uspo «questo ulteriore taglio farà molto male ai miei colleghi, che alla prossima ondata pandemica non si faranno trovare come è accaduto finora».
La quota di rimborso dei test antigenici era già stata ridotta da 25 a 20 euro il 15 febbraio scorso, quindi la Cnam aveva annunciato un nuovo taglio a 15 euro per metà marzo, che tuttavia non si è ancora concretizzato. L’Uspo, prosegue Nadjahi, è pronto a combattere questa battaglia da solo, ma «deplora la mancata mobilitazione della Fspf (l’altro sindacato nazionale dei farmacisti titolari, ndr), incomprensibile visto il cospicuo investimento delle farmacie negli screening e nella vaccinazione contro covid».