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Francia, i produttori: alzare i prezzi dei farmaci per la sovranità produttiva

3 Ottobre 2024

Per riportare la produzione farmaceutica in Francia e ridurre così i rischi di carenza, occorre che i prezzi dei medicinali più importanti aumentino. Lo hanno chiesto i principali gruppi idel settore (bioMérieux, Guerbet, Ipsen, Lfb, Pierre Fabre, Sanofi, Servier e Théa) nel corso del tradizionale summit G5 Salute che ogni anno riunisce governo e produttori per discutere di politiche industriali.

Le imprese, in particolare, hanno presentato un pacchetto di 15 proposte per migliorare l’efficienza del sistema-paese, tra le quali una «moratoria sulla riduzione dei prezzi» per i medicinali essenziali prodotti in Francia, da sostenere con un fondo dedicato. Inoltre, gli industriali chiedono l’applicazione dell’articolo 65 della Legge sul finanziamento della previdenza sociale, che autorizza aumenti di prezzo sui medicinali rimborsati prodotti in Francia, non solo a beneficio delle nuove molecole – com’è attualmente – ma anche dei farmaci già in commercio.

Il ministro dell’Industria, Marc Ferracci, ha avvertito dal canto suo che lo stato dei conti pubblici renderà tali misure impraticabili: «Dovremo trovare un equilibrio tra le questioni della sovranità sanitaria, la continuità di una politica di attrazione per la salute e i vincoli di bilancio». Di conseguenza, occorrerà che le imprese accettino «sforzi condivisi, sia sui volumi sia, probabilmente, sui prezzi».

Ferracci ha anche chiesto maggiori investimenti nell’innovazione, nella crescita della tecnologia digitale e nell’intelligenza artificiale per «conciliare gli obiettivi di sanità pubblica e le scelte responsabili di bilancio». A questo proposito, i produttori del G5 Salute hanno sottolineato l’importanza di preservare il credito d’imposta sulla ricerca al fine di «proteggere la capacità di innovazione francese nella competizione internazionale».