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Francia, in aumento consumi di ossicodone per terapia del dolore

25 Maggio 2023

Preoccupa, in Francia, l’aumento dei consumi di ossicodone nella terapia del dolore. A lanciare l’allarme, secondo quanto riferisce un articolo del Quotidien du pharmacien, è la Società di farmacologia terapeutica, che cita dati riguardanti il pre-pandemia: tra il 2006 e il 2017, in particolare, il consumo di ossicodone a liello territoriale e ospedaliero è cresciuto del 738%, da 0,1 a una dose definita die ogni mille abitanti. Nell’ultimo anno della rilevazione, l’ossicodone risultava il secondo analgesico oppioide di livello 3 più utilizzato in Francia, dopo la morfina.

Parallelamente, nel periodo esaminato sono aumentate le segnalazioni di disturbi da ossicodone sono aumentate, in gran parte riguardanti soggetti in trattamento analgesico (73%). Anche i decessi dovuti all’ossicodone risultano in crescita: 29 nel 2019 secondo il Rapporto sul consumo di analgesici oppioidi pubblicato nello stesso anno

«Negli ultimi anni la prescrizione di ossicodone in Francia ha seguito una progressione preoccupante anche se il principio attivo farmaco non presenta alcun vantaggio farmacologico rispetto alla morfina» è l’allarme lanciato dalla Società di farmacologia terapeutica, che preferisce il ricorso alla morfina piuttosto che all’ossicodone come prima prescrizione di analgesici di livello 3: «Non c’ è alcun argomento a favore dell’uno rispetto all’altra» segnala la società scientifica «l’ossicodone non è più efficace, genera più facilmente dipendenza e presenta più rischi di interazioni farmacologiche e di aritmie cardiache. Infine, non ha alcun vantaggio in termini di effetti avversi, in particolare il rischio di stitichezza è comparabile a quello della morfina».

I livelli di consumo di ossicodone sembrano preoccupanti soprattutto nella regione della Nuova Aquitania, come riferisce al Quotidien du pharmacien Francesco Salvo, responsabile del Gentro regionale di farmacovigilanza di Bordeaux: «Dal 2017 si osserva aumento impressionante delle prescrizioni di questi farmaci, che ora sono in media il 5% delle ricette emesse in un anno rispetto all’1 o il 2% della Francia nel suo insieme».. Nel 2021, la regione aveva 950 consumatori di ossicodone ogni 100.000 abitanti, rispetto a una media nazionale di 460.

Salvo ha chiesto all’Agenzia regionale della sanità (l’equivalente delle nostre Asl) di finanziare uno studio che consenta di mappare il fenomeno e comprenderne le ragioni. «Dopo un’operazione chirurgica sono sufficienti 15 giorni di terapia del dolore con oppiacei» spiega «vorremmo vedere se c’è una parte della popolazione che riceve prescrizioni più lunghe, il che potrebbe suggerire un uso improprio».