Sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale di sabato scorso, 31 agosto, i due decreti del governo francese che escludono dalla rimborsabilità pubblica i prodotti omeopatici. Il primo provvedimento specifica che a perdere la copertura del servizio sanitario non sono soltanto i medicinali ma anche le «preparazioni ottenute da ceppi omeopatici», il secondo invece definisce le tappe dello “switch”: nel 2020 la rimborsabilità scenderà dall’attuale 30% al 15% (del prezzo al pubblico), l’anno successivo verrà totalmente abrogata.

Il doppio provvedimento, inoltre, ribadisce che all’origine dell’intervento ci sono le conclusioni espresse a luglio dall’Haute autorité de santé dopo un’indagine di alcuni mesi: «Le specialità omeopatiche non hanno un’efficacia terapeutica superiore al placebo o a un comparatore attivo» e «non consentono, nel contesto di una strategia terapeutica, di ridurre il consumo di altri farmaci».