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Francia, le farmacie: a noi la somministrazione del vaccino AstraZeneca

2 Febbraio 2021

Il vaccino AstraZeneca non sia affidato ai centri vaccinali pubblici ma venga destinato alla distribuzione e alla somministrazione nelle farmacie. E’ la richiesta lanciata ieri dalla Fspf (Fédération des syndicats pharmaceutiques de France) dopo avere ottenuto dal ministero della Salute la conferma che il vaccino sarà riservato alla sanità territoriale. La decisione, come spiega un articolo del Quotidien du pharmacien, è legata alle condizioni di conservazione e trasporto, nettamente più semplici di quelle dei primi due vaccini autorizzati dall’Ema, Comirnaty e Moderna: stoccaggio in frigoriferi convenzionali 2-8°, somministrazione delle dosi entro sei ore dall’apertura della fiala se conservata a temperatura ambiente, entro 48 se rimessa in frigo.

Oggi l’Alta autorità per la salute, il gruppo consultivo di esperti che assiste il Ministero con pareri e studi, dovrebbe fornire indicazioni sull’impiego del vaccino nella popolazione anziana e sulle modalità della somministrazione, intanto però dalla Fspf arriva la richiesta di poggiare sulle farmacie l’attività vaccinale: «Il vaccino di AstraZeneca» è la richiesta del sindacato «sia affidato ai farmacisti perché lo distribuiscano ai medici del territorio e lo somministrino in farmacia».

Le consegne del vaccino, riferisce il Quotidien du pharmacien, inizieranno in Francia dalla settimana del 14 febbraio, con 450.000 dosi riservate alle strutture sanitarie. Una seconda consegna – di 700mila dosi – è prevista per la fine di febbraio e sarà utilizzata per vaccinare le persone con comorbilità e rischio di Covid grave. Dovrebbero seguire a marzo altre 2 milioni, quindi tra 4 e 5 milioni di dosi al mese da aprile.