In Francia studenti e operatori sanitari, farmacisti compresi, potrebbero essere obbligati a vaccinarsi contro il morbillo. Questa infatti è la raccomandazione che arriva dall’Alta autorità per la salute (Has), l’organismo consultivo indipendente per la qualità dell’assistenza sanitaria. Il parere, pubblicato il 21 giugno, motiva l’indicazione con «la significativa incidenza di questa malattia in Francia, l’elevato rischio di trasmissione a persone non immunizzate e in particolare alle persone immunocompromesse e della protezione efficace e a lunghissimo termine conferita dalla vaccinazione».
Tuttavia, osserva il Quotidien du pharmacien, sorprende che la Has non abbia espresso la stessa raccomandazione riguardo alla vaccinazione antinfluenzale, nonostante il tasso di copertura tra gli operatori sanitari si sia assestato nel 2022-2023 al 27%. Il parere motiva tale omissione con «l’imperfetta efficacia di questa vaccinazione nelle persone sotto i 65 anni (variabile dal 42 al 76% a seconda degli anni)» e «l’inadeguatezza dei dati disponibili circa l’impatto della vaccinazione degli operatori sanitari». Prima di decisioni in tal senso, conclude la Has, servono studi su larga scala per quantificare meglio l’onere dell’influenza nosocomiale in Francia.
Poiché non esiste un vaccino contro il morbillo non combinato, ossrva ancora il Quotidien du pharmacien, l’eventuale obbligo vaccinale costringerà gli interessati a ricevere due dosi del vaccino trivalente Mpr. Il parere dell’Has è ora oggetto di consultazione tra le organizzazioni coinvolte nella vaccinazione (associazioni dei pazienti, società scientifiche, ordini, unioni dei professionisti della salute, strutture sanitarie, aziende, ecc.), il cui feedback «sarà analizzato per arricchire, completare e finalizzare la raccomandazione».