L’Agence nationale de sécurité du médicament, l’Aifa francese, ha disposto ieri la sospensione dell’aic e il richiamo di quattro diversi farmaci a base di folcodina, chne dunque non sono più prescrivibili né dispensabili sul territorio transalpino. La decisione discende dal rischio che chi assume tali medicinali sviluppi una reazione allergica incrociata con i miorilassanti in caso di anestesia generale. Il provvedimento, spiega l’Agenzia, è stato preso in via precauzionale e in attesa di una rivalutazione del rischio da parte dell’Ema.
L’Ansm, in aggiunta, ha chiesto ai pazienti di non utilizzare più tali specialità e di riportare in farmacia le confezioni in loro possesso. È stato predisposto anche un poster informativo rivolto ai farmacisti, perché informino esaustivamente i pazienti e li invitino a restituire i medicinali che conservano a casa. «In caso di anestesia e/o uso di miorilassanti» avverte ancora l’Agenzia «gli operatori sanitari devono informarsi sul consumo di folcodina da parte dei pazienti, anche se remoto».
Al ritiro, riferisce il Quotidien du pharmacien, sono interessati i farmaci di tre aziende produttrici, Biocodex, Biogaran e Zambon France, che stanno già richiamando tutti i lotti non scaduti presenti sul mercato. Come si ricorderà, la settimana scorsa l’Ema aveva avviato una revisione per appurare se il loro uso possa esporre al rischio di sviluppare reazioni anafilattiche verso gli agenti bloccanti neuromuscolari (Nmba). La folcodina è usata per trattare la tosse non produttiva (secca) negli adulti e nei bambini e gli Nmba sono usati nell’anestesia generale per prevenire i movimenti muscolari spontanei e migliorare le condizioni operative degli interventi chirurgici.