Hanno 36 anni, sono nel 66% dei casi donne e in quattro casi su cinque scelgono una farmacia con fatturato sopra il milione e duecentomila euro. È l’identikit del farmacista che in Francia diventa per la prima volta titolare secondo Interfimo, società di consulenza e intermediazione, che ha fornito una fotografia aggiornata di quelle che Oltralpe si chiamano le “prime installazioni”, ossia gli acquisti di farmacie da parte dei neotitolari.
Il fenomeno, dicono i numeri, sembrerebbe in crescita: nel 2022, infatti, il 62% dei passaggi di proprietà ha riguardato un nuovo titolare, contro il 58% dell’anno precedente. E cresce anche la “taglia” delle farmacie rilevate: nell’ultimo anno il fatturato medio si è assestato sui due milioni di euro, contro gli 1,7 del 2021.
Ne consegue che i nuovi titolari sono disposti a contrarre un debito più gravoso: in media nel 2022 sono stati chiesti prestiti per 1,3 milioni di euro ad acquisto, contro gli 1,15 dell’anno precedente. In più di un caso su tre poi (il 38%) il farmacista che compra per la prima volta è sostenuto da un investitore, nel 68% dei casi un fondo.
Il 41% dei neotitolari che acquista una farmacia con un volume d’affari sotto il milione duecentomila euro, dice ancora Interfimo, compra a un prezzo pari al 65% del fatturato oppure 5,4 volte l’ebitda. Nel caso di farmacie con un giro d’affari attorno ai due milioni, invece, il valore raggiunge l’86% dei ricavi e 6,8 volte l’ebitda.