In Francia le compravendite di farmacie continuano a rappresentare un mercato dinamico anche nel 2023, con 1.606 trasferimenti di quote o proprietà contro le 1.490 dell’anno precedente. I dati arrivano da un articolo del Quotidien du pharmacien, che cita per fonte Interfimo, società specializzata in servizi finanziari alle libere professioni: nonostante le difficoltà economiche del comparto e una congiuntura sempre incerta, la farmacia rimane un investimento solido con una media nel 2023 di 81 compravendite ogni mille esercizi, contro i 73 del 2022.
Per contro, i prezzi tendono a farsi sempre più «ragionevoli»: le farmacie con un fatturato annuo superiore a 1,2 milioni di euro hanno venduto in media allo 0,84, tre punti in meno rispetto all’anno precedente. Le farmacie piccole, con giro d’affari inferiore a 1,2 milioni, sono state valutate in media cinque punti sotto i livelli del 2022, ossia lo 0,6. «Nel quarto trimestre del 2023» osserva Jérôme Capon, direttore del circuito Interfimo «si nota lo stesso calo che avva contraddistinto l’ultimo periodo del 2022, con le farmacie dal fatturato superiore a 1,2 milioni che hanno venduto allo 0,82».
Stessa evoluzione se il prezzo di vendita è commisurato al risultato operativo lordo: le farmacie con fatturato superiore a 1,2 milioni di euro sono state valutate in media 6,4 volte l’ebitda, rispetto al 6,7 del 2022. Rispetto al margine lordo, invece, le farmacie con giro d’affari sopra 1,2 milioni di euro hanno venduto a 2,7, le farmacie più piccole a 1,9. Quelle con fatturato superiore a 2,4 milioni di euro, invece, arrivano a 2,9 o addirittura 3 volte il margine lordo. Ma conta anche la collocazione territoriale: in Occitania e nella Provenza-Costa Azzurra, le farmacie venmgono vendute anche a sette volte il loro ebitda.