Calano, in Francia, le compravendite di farmacie e si contraggono i prezzi di cessione, in particolare quelli delle farmacie di medie dimensioni, a causa della perdita di redditività registrata dalle singole imprese. È quanto rivela una ricerca condotta da Interfimo su un campione di 887 transazioni avvenute nel 2024, comprendenti sia passaggi di proprietà sia cessioni di quote di partecipazione. Con quest’analisi, la ricerca delinea con precisione le dinamiche del mercato francese delle farmacie.
Le transazioni, in particolare, calano del 10% nel 2024 rispetto all’anno precedente, mentre i prezzi di vendita si riducono mediamente dell’8% per le farmacie con un fatturato compreso tra 1,2 e 2 milioni di euro (attestandosi a 1,13 milioni) e del 7% per le farmacie con fatturato tra 2 e 3 milioni di euro (1,95 milioni di euro). Nel caso invece delle piccole farmacie, con un fatturato inferiore a 1,2 milioni di euro, il prezzo di vendita si aggira attorno al 54% di tale valore, rispetto al 59% nel 2023. In particolare, nella regione dell’Île-de-France, il prezzo medio di cessione è sceso al 44% del fatturato.
Secondo Interfimo, «il divario si sta ampliando tra le piccole e le grandi farmacie. Il mercato si sta orientando verso farmacie di dimensioni maggiori a scapito di quelle più piccole». Olivier Mercier, presidente del consiglio direttivo di Interfimo, sottolinea che «le sfide legate alla redditività sono tanto più forti quanto più accelera la trasformazione del settore». Inoltre, lo studio rivela che «i valori medi delle compravendite non risutano davvero agganciati all’andamento della redditività delle farmacie, perché è vero che i prezzi di vendita calano ma non quanto si è ridotto nel 2024 il Mol medio (Margine operativo lordo)». Di conseguenza, un farmacista che si rivolge al settore bancario per finanziare l’acquisto della farmacia potrebbe vedersi proporre condizioni più pesanti.