Contempla un ruolo di primo piano per farmacie e farmacisti del territorio la bozza di piano per il contrasto alle carenze che il ministro francese della Salute, Agnès Buzyn, ha presentato ieri al Consiglio nazionale dell’Ordine dei farmacisti. Più che una bozza è un documento d’indirizzo, un «punto di partenza» – ha detto Buzyn – che andrà arricchito dai contributi di tutti gli attori della filiera. E che mette al centro la farmacia per due motivi principali: innanzitutto l’emendamento alla Loi Santé di quest’anno (la Legge sul servizio sanitario) che, in caso di indisponibilità, consente al farmacista di sostituire un farmaco della Lista Mitm (medicinali di particolare rilevanza terapeutica) con un altro prodotto, anche non equivalente, sulla base di linee guida che verranno emanate dall’Agenzia del farmaco francese e previa comunicazione al medico.
L’altro elemento di merito è rappresentato da Dp-Rupture, una funzionalità aggiuntiva del Dossier farmaceutico (la scheda elettronica dove le farmacie francesi registrano i consumi di farmaci dei pazienti): messa a punto quattro anni fa dall’Ordine dei farmacisti, Dp-Rupture lancia automaticamente una segnalazione web al produttore quando un farmaco risulta irreperibile in almeno due distributori.
Elogiato persino dalla Leem, la Farmindustria francese, Dp-Ruptures diventa nel piano ministeriale un tassello centrale della strategia anti-carenze, che mette in cima alle priorità proprio la condivisione delle informazioni, per una governance più consapevole del percorso del farmaco, dal produttore alla farmacia. In più, la bozza insiste su un rafforzamento della «cooperazione europea», in particolare nel settore dei vaccini. Lo sviluppo del piano sarà affidato a un comitato direttivo che coinvolgerà l’Ansm (l’Aifa francese), varie direzioni del ministero della Salute, gli industriali del farmaco, i distributori, le farmacie, l’Ordine dei medici, quello dei farmacisti e diverse società scientifiche.