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Francia, pseudoefedrina di nuovo nel mirino. Farmacisti preoccupati

22 Novembre 2024

L’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (Ansm, in sostanza l’Aifa francese) avrebbe ricominciato a valutare l’esclusione della psudoefedrina dall’elenco dei farmaci senza obbligo di ricetta. A riportare la notizia un articolo del Quotidien du pharmacien, secondo il quale gli esperti dell’Agenzia rimarrebbero convinti dei rischi cardiovascolari legati all’uso del principio attivo.

Come si ricorderà, un anno fa l’Ansm aveva inviato all’Ema una segnalazione riguardo a casi di sindromi da encefalopatia posteriore reversibile (Pres) e da vasocostrizione cerebrale reversibile (Rcvs) associati all’uso di vasocostrittori orali a base di pseudoefedrina. Nel febbraio scorso, il Comitato per la farmacovigilanza (Prac) dell’Agenzia europea aveva espresso un parere che confermava il rapporto favorevole rischi/benefici di tali prodotti e si limitava a sconsigliarne l’uso nei pazienti con ipertensione grave o malattia renale.

L’Ansm, tuttavia, non ha smesso di tenere sotto vigilanza il principio attivo e ora, a leggere il Quotidien, si preparerebbe a tornare alla carica per circoscriverne drasticamente l’impiego. Tanto che nel mondo della farmacia c’è già chi si interroga: con la desertificazione medica che continua a privare ampie porzioni del paese di medici di famiglia e dell’assistenza territoriale, sono opportune decisioni come questa che finiscono per restringere l’area d’intervento del farmacista in farmacia? Se lo chiede Béatrice Clairaz-Mahiou, copresidente della Società francofona di scienze farmaceutiche officinali (Sfspo): «Se questa è la tendenza, per noi farmacisti diventerà sempre più complicato rispondere ai problemi dei pazienti: la gente non avrà più il medico e noi non potremo più consigliare».

Condivide la preoccupazione la NèreS, associazione francese che rappresenta l’industria del senza ricetta: «Quello dell’Ansm è un approccio paradossale» dichiara al Quotidien du pharmacien «visto che non registriamo aumenti né dei consumi di pseudoefedrina né di segnalazioni al sistema di farmacovigilanza». Per l’associazione andrebbe piuttosto percorsa la strada opposta, tant’è vero che di recente è stao individuato un elenco di 97 molecole che in Francia ancora sono soggette a ricetta obbligatoria e nei Paesi vicini no (Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Portogallo) e quindi andrebbero riclassificate per dare nuove opzioni al consiglio del farmacista.

Quanto alla farmacovigilanza sulla pseudoefedrina, Clairaz-Mahiou fa notare che al momento è difficile per tutti, Ansm inclusa, avere dati attendibili sul consumo di tali prodotti, perché all’atto della dispensazione il paziente non è tenuto a mostrare la sua tessera Vitale (l’equivalente della nostra tessera sanitaria). Renderla obbligatoria anche in queste casistiche, conclude l’esperta, «permetterebbe al farmacista di accedere all’anamnesi del paziente e quindi valutare le possibili controindicazioni».