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Francia, sondaggio sui servizi: dai titolari sì convinto alle vaccinazioni

15 Giugno 2022

Un sì convinto a vaccinazioni e screening, dubbi e freddezza per attività come la dispensazione in dosi personalizzate e l’aderenza terapeutica. È l’opinione dei farmacisti titolari francesi riguardo alle cosiddette “nuove missioni” (ossia i servizi in farmacia) così come emerge dal sondaggio condotto tra gli associati dall’Unpf (Union nationale des pharmacies de France), ossia il più rappresentativo tra i sindacati di categoria.

Il 96% dei titolari, dice la ricerca, già vaccina contro l’influenza o il covid e il 90% apprezza il recente allargamento alle altre vaccinazioni stagionali, tanto da prevedere di proporle a partire dal prossimo autunno. Tra i servizi concordati nella nuova convenzione, poi, riscuotono il favore degli associati lo screening delle infezioni del tratto urinario (dice di vuole farlo il 77% degli intervistati) e lo screening del cancro del colon-retto (71%).

Tutt’altro entusiasmo, invece, per la dispensazione in dosi unitarie, che viene ben accolta soltanto dal 10% dei titolari, e per i consulti sulle terapie farmacologiche, che al momento effettua soltanto il 18% del campione. Stesso discorso per il consulto sull’aderenza terapeutica, messo in campo soltanto dal 18% dei farmacisti titolari.

Mancanza di tempo (69%), retribuzione (67%) e personale (65%) sono gli ostacoli che per gli intervistati frenano più spesso l’avvio di nuovi servizi. Inoltre, nei commenti emerge regolarmente la questione dell’attrattività che oggi riscuote l’occupazione in farmacia. «La nostra indagine conferma un certo malessere della professione, condiviso tra la forte motivazione a sviluppare i propri servizi per la popolazione e uno scompiglio legato alla mancanza di un riconoscimento effettivo e di mezzi per assumerne a pieno il ruolo» osserva al Quotidien du pharmacien Christophe Le Gall, presidente dell’Unpf «lo squilibrio tra la mancanza di personale e le crescenti esigenze sanitarie rappresenta una minaccia per la rete delle farmacie, che dovrebbe essere superata attraverso una riflessione globale con le autorità pubbliche sulla sostenibilità delle farmacie al centro del sistema sanitario».