Il problema delle indisponibilità nella filiera farmaceutica è ora anche sul tavolo del capo del governo francese, Edouard Philippe. A portarlo, la delegazione di industriali del farmaco che ieri pomeriggio ha fatto visita al premier in vista della prima riunione del Comitato direttivo per la lotta alle carenze, in programma lunedì prossimo. L’incontro, al quale era presente anche il ministro della sanità, Agnès Buzyn, è servito per fare il punto sugli interventi messi in campo dalle autorità francesi per contrastare il fenomeno: le ultime analisi, secondo quanto riferisce un articolo del Quotidien du pharmacien, dicono che il numero di segnalazioni per rotture di stock sui farmaci “salvavita” è aumentato dalle 44 del 2008 alle 871 del 2018 e quest’anno potrebbero arrivare a 1.200.
A luglio, così, il ministro Buzyn ha presentato una bozza di piano che pone il farmacista in prima linea e promette l’adozione dal 2020 per tutta la filiera del gestionale “Dp Rupture”, un’integrazione del Dossier farmaceutico che agevola la comunicazione tra i diversi soggetti della filiera. Queste prime misure dovranno assumere la forma di un piano definitivo entro la fine di settembre ed è in vista di questa scadenza che lunedì si riunirà per la prima volta il Comitato contro le carenze, cui partecipano agenzie sanitarie, industriali, grossisti, operatori sanitari e associazioni dei pazienti.