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Francia, sugli acquisti di farmaci con gara il governo fa un passo indietro

7 Ottobre 2022

Sulle gare centralizzate per l’acquisto dei farmaci destinati all’assistenza convenzionata – una delle misure contemplate dal Progetto di legge per il finanziamento della sanità e della previdenza sociale ora all’esame del Parlamento – il governo francese è pronto a un passo indietro. Ma farmacie e aziende farmaceutiche, che nei giorni scorsi avevano bocciato categoricamente la proposta, non fanno concessioni e chiedono la rimozione del provvedimento. È il riassunto del botta e risposta andato in scena ieri all’XI Health Meeting, il summit che riunisce i manager di otto aziende del pharma francese (bioMérieux, Guerbet, Ipsen, Lfb, Pierre Fabre, Sanofi, Servier e Théa).

Nel corso dei lavori, riferisce un articolo del Quotidien du pharmacien, il ministro dell’Industria Roland Lescure ha annunciato una modifica al provvedimento sulle gare di acquisto che lo trasfermerà in una misura soltanto sperimentale.

I sindacati delle farmacie, Uspo e Fspf, hanno tuttavia giudicato l’apertura «insufficiente»: la proposta, è la richiesta dei titolari, deve essere semplicemente cancellata, senza appello. A tale scopo, le due sigle di categoria hanno già formulato un emendamento soppressivo che diversi gruppi parlamentari si sono impegnati a fare loro. E d’altronde, osserva il quotidiano, all’Assemblea sarebbero già stati presentati più di 500 emendamenti che chiedono l’eliminazione dell’articolo. Stessa fermezza dall’industria: «Ci dicono che il provvedimento potrebbe assumere un carattere soltanto sperimentale» ha dichiarato Didier Véron (Lfb) «ma già altri Paesi hanno fatto sperimentazioni e hanno abbandonato l’idea».