Le farmacie francesi si preparano a cantare vittoria: ieri il Governo ha comunicato a Fspf (Fédération des syndicats pharmaceutiques de France) e Uspo (Union des syndicats de pharmaciens d’officine) che stralcerà dal progetto di legge per il finanziamento della previdenza sociale la disposizione sulle gare di acquisto dei farmaci soggetti a rimborso. «Il governo si è impegnato a presentare un emendamento che dovrebbe essere reso pubblico domani (oggi, ndr) sul sito dell’Assemblea nazionale» spiega al Quotidien du pharmacien Philippe Besset, presidente dell’Fspf. Osteggiato da farmacie e industrie del farmaco, l’articolo era stato riscritto nei giorni scorsi per limitare la portata della misura a un ambito soltanto sperimentale. Ma titolari e produttori avevano respinto il tentativo di compromesso. «Non ci sarà alcuna sperimentazione, il testo verrà semplicemente ritirato» conferma Pierre-Olivier Variot, presidente dell’Uspo.
La protesta messa in campo dalle farmacie francesi, che hanno affisso sulle vetrine un manifesto con le ragioni della loro opposizione al provvedimento, e la petizione pubblica lanciata in contemporanea (15mila le firme raccolte secondo Philippe Besset) hanno convinto il governo a fare marcia indietro. «Il ministero della Salute ha preso atto delle ricadute sanitarie ed economiche che avrebbe generato la disposizione» conferma Philippe Besset. «C’è stata la mobilitazione generale dei farmacisti» aggiunge il presidente della Fspf «e molti hanno fatto conoscere il proprio punto di vista ai deputati dei loro collegi».
Ora l’obiettivo di farmacie e industria è quello di promuovere la rilocalizzazione degli impianti farmaceutici in Francia e in Europa. Nei prossimi mesi sarà avviata una consultazione che coinvolgerà tutte le parti interessate. «Dovremo presentare le nostre proposte» sottolinea Philippe Besset.