Per ridare ossigeno alle aziende del settore, è necessario che il governo francese congeli per un anno i prezzi dei farmaci generici, in modo da evitare nuovi ribassi per tutto il 2020. E’ la richiesta avanzata ieri dal Gemme, l’equivalente transalpino di Assogenerici, dopo l’annuncio delle misure che il ministero della Sanità si appresta ad adottare nei confronti dei produttori per contrastare carenze e indisponibilità. Gli interventi, come riferito nei giorni scorsi da FPress, minacciano sanzioni pesanti in caso di inadempienza da parte delle imprese ed è proprio questo che più preoccupa il Gemme.
Anziché risolvere il problema delle carenze, è il ragionamento dell’associazione, queste misure rischiano di avere effetti controproducenti, perché potrebbero aggravare i costi a carico dei genericisti e rendere ancora più difficile per molti di loro rimanere sul mercato. «Le condizioni economiche» ricorda il Gemme «sono all’origine di molte rotture di stock soprattutto nel caso dei farmaci generici, a causa di un mercato ancora marginale e indebolito dalla continua discesa dei prezzi».
Questa curva, continua il Gemme, ha costretto diversi produttori capaci a uscire dal mercato, cosa che ha reso più difficile reperire principi attivi di qualità. Di qui, dunque, la richiesta di sospendere per tutto il 2020 altri tagli ai prezzi degli off patent, cosa che consentirebbe alle aziende genericiste non solo di ridurre le rotture di stock, ma alleviare anche le carenze dei farmaci coperti da brevetto con l’offerta di valide alternative terapeutiche.