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Germania, carenze di farmaci sempre pesanti. E cresce pessimismo

4 Febbraio 2025

Rimangono consistenti, in Germania, carenze e indisponibilità di farmaci nella filiera distributiva che fa capo alle farmacie. Lo rivela l’indagine condotta a gennaio da Apokix, alla quale il 96% dei farmacisti titolari segnala di dover affrontare regolarmente carenze improvvise e inaspettate. Sebbene il dato in leggero miglioramento rispetto all’anno precedente (97%), le previsioni degli intervistati tendono a peggiorare: il 95% dei farmacisti ritiene che il problema non si risolverà nel breve periodo, contro il 93% dello scorso anno.

Farmaci Rx ancora critici, miglioramenti negli Otc

Le carenze colpiscono in particolare i farmaci con obbligo di prescrizione (Rx): il 92% dei farmacisti segnala difficoltà nel reperirli, dato in lieve miglioramento rispetto al 97% del 2024. Per i farmaci da banco (Otc), la situazione invece sembra essersi stabilizzata: solo il 20% riporta difficoltà di approvvigionamento, un netto miglioramento rispetto al 57% dell’anno precedente.

Alcuni farmaci un tempo difficili da reperire stanno tornando disponibili, anche se la situazione resta complessa. Ad esempio, la carenza di antibiotici per bambini è diminuita di 37 punti percentuali, attestandosi al 36%, mentre per gli adulti il calo è stato di 27 punti, fermandosi al 17%. Anche la disponibilità di psicofarmaci e antidepressivi è migliorata, con un calo delle carenze dal 62% al 38%.

Ancora problemi per alcuni medicinali

Nonostante alcuni progressi, persistono gravi difficoltà per alcuni farmaci essenziali. Il 57% dei farmacisti segnala problemi nell’approvvigionamento di medicinali per il diabete, sebbene il dato sia migliorato rispetto all’86% del 2024. Anche i farmaci pediatrici per la febbre mostrano un miglioramento significativo: solo il 2% dei farmacisti segnala carenze, contro il 15% dell’anno precedente.

Restano tuttavia difficoltà nel reperire farmaci per Alzheimer e demenza, disturbi della tiroide e oncologici, come evidenziato dall’indagine.

L’impatto sulle farmacie: più lavoro e insoddisfazione dei clienti

L’ampia maggioranza dei farmacisti titolari (99%) conferma che la gestione delle carenze comporta un aumento del carico di lavoro. L’insoddisfazione dei clienti resta elevata: il 60% dei farmacisti riferisce di aver assistito a episodi in cui la frustrazione dei clienti si riversa sul personale, un lieve miglioramento rispetto al 64% del 2024.

Le segnalazioni di problemi legati alle retaxation (contestazioni sui rimborsi) sono diminuite: oggi ne parla il 40% dei farmacisti, rispetto al 54% del 2024. Anche la pratica di produrre farmaci in laboratorio per sopperire alle carenze è in calo: solo il 14% la utilizza, rispetto al 26% dello scorso anno. Tuttavia, cresce il numero di farmacisti che la considera economicamente vantaggiosa (dal 6% al 9%).

Migliora la percezione della lista di urgenza per i farmaci pediatrici del BfArM (Bundesinstitut für Arzneimittel und Medizinprodukte, l’Aifa tedesca): l’11% la giudica praticabile contro il 7% dell’anno precedente.

Il ruolo della politica: il giudizio sul Albvvg resta critico

Il Lieferengpass-Gesetz (Albvvg), la legge tedesca per affrontare le carenze di farmaci, continua a essere considerata insufficiente: il 97% dei farmacisti ritiene che la politica debba fare di più. Il 25% pensa che la legge sia valida, ma non venga attuata adeguatamente (nel 2024 erano il 28%). Una lieve riduzione delle problematiche legate alle retaxation fa sperare in un miglioramento (23% contro il 15% dell’anno precedente).

Un dato significativo riguarda la fiducia nell’efficacia del Albvvg: il 70% ritiene che non stia dando risultati né a breve né a lungo termine. Solo l’11% spera in effetti positivi in futuro, mentre appena il 2% ha percepito un impatto concreto.