Non si arresta, in Germania, il pressing delle farmacie tedesche sul ministro della Sanità, Karl Lauterbach, perché sulla spesa farmaceutica cambi rotta e vanga incontro alle richieste economiche della categoria. Dopo lo sciopero del 14 giugno scorso, che ha visto l’adesione di circa il 90% delle farmacie, l’Abda prepara una nuova protesta per il 27 settembre, in concomitanza con la Giornata annuale del farmacista (Dat): nell’occasione, come di consueto, il sindacato organizzerà un convegno di rilievo nazionale e anche quest’anno come nel 2022 Lauterbach sarà presente soltanto in collegamento video.
Il sospetto è che il Ministro voglia sottrarsi a eventuali contestazioni ma l’Abda non intende fare sconti e così ieri l’associazione dei farmacisti e delle farmacie ha messo nero su bianco sei domande che gli verranno rivolte dal palco del Dat e sulle quali la categoria si attende delle risposte: c’è innanzitutto la richiesta di un adeguamento della remunerazione (invariata da 11 anni) e di misure contro inflazione e incremento dei costi, seguono le preoccupazioni sulla sostenibilità delle farmacie rurali e le forniture a singhiozzo di farmaci in vista della prossima stagione autunnale.
Non solo: per consentire a tutti i farmacisti titolari di ascoltare le risposte del Ministro, l’Abda ha invitato le farmacie associate a osservare il 27 settembre una chiusura straordinaria di tre ore, dalle 13 alle 16. Per avvertire i clienti, verrà esposto nelle vetrine un manifesto con un ritratto di Lauterbach a tutta pagina e, in aggiunta, nel corso del suo intervento al Dat il sindacato federale promuoverà un sondaggio in diretta tra i farmacisti per misurare le loro reazioni. E se il Ministro alla fine dovesse diserbare il convegno? «Sarebbe un’ammissione di fallimento» è la risposta dell’Abda alla rivista Apotheke Adhoc, che fa sapere diavere già pronto un piano B.