Mentre in Francia la protesta organizzata dai farmacisti titolari è riuscita a fermare i progetti del governo in tema di razionalizzazione della spesa farmaceutica, in Germania la resistenza dei colleghi tedeschi non ha ancora dato risultati e il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli: giovedì il Bundestag voterà la Legge sulla stabilizzazione della spesa sanitaria con l’articolo che alza da 1,77 a 2 euro lo sconto per confezione a carico delle farmacie, dunque le ultime speranze dei titolari sono riposte nella giornata di sciopero che domani coinvolgerà quattro Stati federali, Brandeburgo, Amburgo, Saarland e Schleswig-Holstein.
Intanto l’Abda, l’associazione nazionale delle farmacie e dei farmacisti tedeschi, continua a fare pressioni sui gruppi politici del Bundestag affinché i presidi territoriali siano risparmiati. A questo, in particolare, punta un emendamento Cdu e Csu vorrebbero portare in aula, ma – scrive la rivista Daz.online – le probabilità di successo sono scarse. Anche Daniela Hänel, presidente dell’associazione Freie Apothekerschaft, è pessimista al riguardo: «L’approvazione della legge sulla stabilizzazione finanziaria» è la sua previsione «accelererà la moria delle farmacie che si ripete da diversi anni. Se ne deduce che per la politica la perdita di migliaia di posti di lavoro è una ricaduta accettabile».
Anche la presidente dell’Abda, Gabriele Regina Overwiening, attacca con durezza la manovra dem ministro della Salute, Karl Lauterbach. «Le farmacie stanno soffrendo la crisi come tante altre imprese» spiega «avrebbero quindi bisogno di sgravi, non di altre gabelle. I farmacisti titolari rivolgono al governo un segnale estremamente chiaro: è urgente un cambiamento di politica, anche al di là dell’attuale legge di austerità. Il servizio farmaceutico ha bisogno di stabilità, uniremo le forze per combattere».
Anche le farmacie di altri stati federali si preparano ad appoggiare lo sciopero. In Renania-Palatinato, per esempio, le associazioni di categoria hanno dichiarato di «accogliere e sostenere» la protesta, mentre in Sassonia-Anhalt le organizzazioni sindacali delle farmacie accusano le forze di maggioranza di avere preso la strada sbagliata. «Le competenze assegnate ai presidi farmaceutici sono sempre più estese» osserva Mathias Arnold, presidente della Landesapothekerverbands «e quindi occorre sempre più personale. Ma l’incremento dello sconto, che erode i margini sul farmaco rimborsato, riduce notevolmente le risorse disponibili».