La somministrazione in monodose era stata considerata inizialmente uno dei pregi del vaccino J&J (Janssen), tanto che in alcune Regioni era stato fornito in via preferenziale alle farmacie proprio per semplificare le iniezioni. Ora però dalla Stiko, la Commissione permanente tedesca per i vaccini, arriva il suggerimento di rafforzare la protezione del J&J attraverso una seconda somministrazione, con vaccino tipo mrna.
Il parere, secondo quanto riporta un articolo della rivista Daz.online, discende dalla constatazione che il prodotto di Johnson&Johnson non protegge da covid quanto si prevedeva, in particolare quando ad aggredire è la variante delta. Per tale motivo, le persone già vaccinate con J&J dovrebbero ricevere un “richiamo” con vaccino tipo mrna a distanza di almeno 4 settimane dalla prima somministrazione. Il parere, tuttavia, è al momento una bozza di lavoro che deve ancora essere commentata, dunque il documento potrebbe ancora ricevere correzioni e limature.
Ad agosto, ricorda Daz.online, Janssen aveva pubblicato i dati di due studi di fase 1 e 2 che puntavano a valutare l’eventualità di una dose di richiamo, ma con il vaccino del produttore e non, come raccomanda la Stiko, con mrna. La Commissione tedesca era già intervenuta ques’estate sul programma vaccinale per AstraZeneca: in un’altra raccomandazione formulata il primo di luglio, la Stiko suggeriva che i vaccinati con il prodotto anglo-svedese ricevessero una seconda dose, anche in questo caso tipo mrna.