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Germania, grossisti in crisi per i ritardi nei pagamenti dalle farmacie

26 Novembre 2024

Non solo in Italia ma anche in Germania il comparto della distribuzione intermedia del farmaco sta fronteggiando una fase critica, anche se per ragioni diverse: come riporta un articolo della rivista specializzata Apotheke Adhoc, a impensierire i grossisti tedeschi sono le crescenti insolvenze che si registrano tra le farmacie clienti, abbinate a una congiuntura economica particolarmente difficile (l’economia del Paese attualmente è in recessione).

Secondo quanto riporta il quotidiano, i ritardi sempre più consistenti con cui le farmacie pagano i distributori avrebbero diverse cause. Per esempio, c’è la recente sentenza del Bundesgerichtshof (Bgh, Corte federale di giustizia), che ha limitato gli sconti praticabili dai grossisti alle farmacie; poi influisce l’appesantimento dei tassi d’interesse applicati dalle centrali finanziarie che gestiscono gli anticipi sui rimborsi delle assicurazioni sanitarie (sempre alle farmacie). Risultato, sempre più spesso le farmacie si vedono costrette a dilazionare i pagamenti ai grossisti per far fronte ad altre spese a breve scadenza.

I distributori si sono dotati di banche dati e segnalano che segnalano le farmacie in difficoltà: un ritardo nei pagamenti o il mancato rispetto delle scadenze fanno scattare un’allerta perché possoo rappresentare indizi di una liquidità inadeguata, derivante da cattiva gestione, crescita eccessivamente rapida o prelievi sproporzionati da parte del titolare. In questi casi, scrive Apotheke Adhoc, i grossisti procedono a verifiche e richiedono ulteriori garanzie. «Spesso» spiega alla riistaun esperto «il problema non riguarda solo l’azienda, ma anche situazioni personali del titolare, come pignoramenti per debiti privati».

L’approccio dei grossisti alle farmacie in difficoltà cerca di conciliare la necessità di tutelare i propri interessi economici con quella di mantenere i rapporti commerciali. Tuttavia, quando i ritardi nei pagamenti si ripetono, i principali distributori tendono a intervenire con fermezza, riducendo i termini di pagamento e, nei casi più gravi, sospendendo le forniture o ritirando la merce già consegnata. «Quando una farmacia lascia insoluti due o tre volte, è un chiaro campanello d’allarme» afferma un rappresentante del settore.

Le farmacie che registrano una riduzione significativa del fatturato o che non investono da tempo nella propria attività finiscono inevitabilmente nel mirino dei grossisti, i quali si trovano a gestire insoluti che possono rapidamente raggiungere cifre a sei zeri. Secondo Herbert Lang, ex direttore di Sanacorp, le insolvenze delle farmacie sono quadruplicate di recente, un dato che sottolinea la gravità della situazione.

Anche i grossisti, però, stanno affrontando crescenti difficoltà. Per anni hanno sostenuto economicamente le farmacie, anticipando i costi delle forniture, ma ora si trovano a operare con marginalità sempre più ridotte. «Non possiamo più permetterci di sostenere le farmacie come in passato. I nostri ricavi non lo consentono più» è la conclusione di Lang.