E’ allarme, in Germania, per il crescente ricorso a preparati a base di biossido di sodio come rimedio contro il covid, l’hiv, vari tipi di tumore, l’Alzheimer e l’autismo. Secondo un rapporto dell’Ndr, la commissione governativa per i narcotici, dall’inizio dell’anno si contano già 24 chiamate ai servizi di emergenza per avvelenamento da diossido di cloro; nel 2019, prima che scoppiasse la pandemia, erano state soltanto sette, nel 2021 cinquanta.
Il documento del gruppo di esperti, come riferisce la rivista Apotheke Adhoc, riferisce alcuni casi di genitori che hanno curato con questo tipo di preparato – noto anche come Soluzione minerale miracolosa – non solo se stessi ma anche i figli. Il tossicologo Bernd Mühlbauer teme che gli episodi siano molto più numerosi di quelli denunciati: «Il biossido di cloro» avverte «è una sostanza tossica e può distruggere la mucosa del canale digerente e del tratto respiratorio».
Il biossido di cloro viene utilizzato comunemente nella disinfezione dell’acqua potabile e per prevenire le muffe. Da un punto di vista chimico è un composto di cloro e ossigeno (ClO2) che a temperatura ambiente assume la forma gassosa e si riconosce dal tipico odore del cloro (ma viene conservato e trasportato allo stato liquido).
Nell’uso “fai da te” propagandato tra i no-vax il biossido di cloro viene utilizzato in soluzioni dalla concentrazione nettamente superiore a quella consentita dalla legge per la disinfezione dell’acqua. L’ingestione può quindi portare a gravi intossicazioni e diverse autorità, non solo in Europa, hanno già messo in guardia contro l’uso in funzione anti-covid. L’avvelenamento da biossido di cloro può causare nausea, vomito, diarrea, danni intestinali, insufficienza renale, cali della pressione.