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Germania, in sei mesi chiuse altre 283 farmacie, solo 24 le aperture

20 Luglio 2024

Non si arresta, in Germania, l’emorragia di farmacie che priva pezzi sempre più estesi del territorio nazionale dell’assistenza farmaceutica. Nei primi sei mesi del 2024, dicono gli ultimi dati dell’Abda (l’associazione che riunisce sindacato e ordine dei farmacisti), hanno chiuso in tutto il Paese 283 farmacie tra filiali e sedi principali (ogni farmacista titolare può possedere una farmacia principale e fino a un massimo di tre filiali), a fronte di appena 24 nuove aperture. In particolare, preoccupa il trend a salire: nei primi sei mesi del 2023 il calo netto si era fermato a 238 esercizi, nella prima metà del 2022 a 205.

Gli effetti sul quorum sono considerevoli: a fine giugno, il rapporto è sceso a 21 farmacie ogni 100mila abitanti, un valore che è sempre più distante dalla media Ue di 32 farmacie ogni 100mila abitanti. E le chiusure ormai non interessano più soltanto le zone rurali, ma anche le grandi città: a Berlino, per esempio, il quorum è di solo 19 farmacie ogni 100mila abitanti.

«Da anni mettiamo in guardia la politica sulle conseguenze di questa emorragia» ha ricordato la presidente dell’Abda, Gabriele Regina Overwiening «ma la legge per la riforma del servizio farmaceutico che il Governo ha in cantiere non offre alcuna stabilizzazione, anzi mette a repentaglio la filiera e taglia i servizi alla popolazione. “Non possiamo permetterlo e dobbiamo difenderci».

Anche Thomas Benkert, presidente della Camera federale dei farmacisti (Bak, il ramo “ordinistico” dell’Abda), avverte sul rischio che le chiusure proseguano e il servizio perda qualità. «Sempre più farmacie chiudono perché mancano di prospettive economiche» aggiunge Hans-Peter Hubmann, presidente della Dav (la costola sindacale dell’Abda) «aprire una farmacia attrae sempre meno i giovani farmacisti e questo è drammatico».