E’ in vigore dall’inizio del mese la legge federale che autorizza i farmacisti a vaccinare in farmacia contro l’influenza stagionale. Perché la disposizione divenga operativa, però, devono ancora essere completate due tappe: per cominciare, occorre che farmacie e casse-malattia sottoscrivano una convenzione specifica per il servizio, dove andranno pattuiti anche i compensi professionali; in secondo luogo, occorre che l’Ordine dei farmacisti definisca curricula e percorsi formativi.
Secondo quanto riferisce un articolo della rivista tedesca Daz.online, il programma per l’aggiornamento professionale sarebbe ormai alle battute finali, anche se l’Ordine ne pubblicherà i contenuti soltanto a maggio, dopo l’approvazione dell’assemblea generale. La formazione, spiega in ogni caso la rivista, sarà in parte residenziale e in parte a distanza e si impernierà su tre aree didattiche: Informazione e consulenza, Somministrazione del vaccino, Misure di pronto soccorso in caso di reazioni avverse. Ogni tematica dovrebbe richiedere due ore di attività, al fine di fornire ai farmacisti le competenze e le conoscenze necessarie. Le basi teoriche su influenza e vaccini, invece, richiederanno lezioni di un’ora ciascuna, ma mancano al momento informazioni di dettaglio su contenuti e struttura dei corsi.
In aggiunta, spiega Daz.online, l’Ordine fornirà materiale di supporto per la pratica sul campo: tra questi un documento contenete le linee guida per la somministrazione vaccinale in farmacia, che definisce la cornice normativa e le regole per la qualità del servizio. E una tabella tipo flowchart (diagramma di flusso) che definisce il percorso della somministrazione, dall’ingresso del paziente in farmacia all’igienizzazione dell’area di lavoro. Tra i documenti, infine, una guida al triage dell’assistito (non tutte le categorie di malati possono accedere alla vaccinazione in farmacia), la checklist degli adempimenti amministrativi (dichiarazione di consenso, certificazione eccetera), i requisiti strutturali e le misure di protezione.
