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Germania, la Commissione monopoli torna a chiedere il prezzo libero sugli etici

11 Dicembre 2018

Farmacie tedesche di nuovo nel mirino della Monopolkommission, il comitato indipendente di esperti che fornisce alle autorità di governo pareri e consigli in materia di mercato e concorrenza. In un documento anticipato nei giorni scorsi da due quotidiani nazionali, la commissione torna infatti a chiedere un’abbondante iniezione di concorrenza nel settore, attraverso un pacchetto di interventi che mette al primo posto l’abolizione del prezzo unico sui farmaci con obbligo di ricetta. In altri termini, il gruppo di esperti ritiene che i farmacisti titolari dovrebbero essere messi nelle condizioni di scontare liberamente i prezzi degli etici, rimborsati e non; la competizione tra farmacie si intensificherebbe e ne guadagnerebbero tanto gli assistiti, che sui medicinali pagano ticket o compartecipazioni, quanto le casse-mutua, che così ridurrebbero la spesa farmaceutica senza intervenire sui margini teorici delle farmacie e dei distributori.

Secondo la Monopolkommission, poi, la misura non metterebbe in crisi gli esercizi dei piccoli centri, perché la concorrenza sui prezzi toccherebbe soltanto le città, dove c’è maggiore concentrazione di farmacie». Ma per il sindacato dei farmacisti titolari, l’Abda, ipotesi di questo tenore sono del tutto irricevibili: «Fossero accolte» ha osservato il presidente Fritz Becker «finiremmo per avere assistiti che in città spendono per i farmaci meno di quanto faccia chi risiede in campagna o nei piccoli paesi. E’ un’eventualità che contraddice il principio solidaristico su cui si basa la sanità tedesca».