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Germania, metà dei tedeschi per la vaccinazione antiflu in farmacia

8 Ottobre 2024

Circa la metà dei tedeschi sa che è possibile vaccinarsi contro l’influenza anche in farmacia. E la stessa percentuale dice che lo farà. È quanto rivela un sondaggio condotto da Pharma Deutschland  per l’Aok dell’Assia, una delle assicurazioni sanitarie che in Germania erogano l’assistenza pubblica. Per un terzo degli intervistati, dice la survey, studi medici e farmacie sono considerati luoghi equivalenti per vaccinarsi contro l’influenza. Attualmente, circa una farmacia su dieci offre il servizio e il 52,3% ne è al corrente, mentre il 48,7% afferma di essere disposto a farsi vaccinare (oltre il 30% con un convinto «Sì, sicuramente» e il resto con un «Più sì che no»).

«Le farmacie giocano un ruolo centrale nell’assistenza sanitaria e possono contribuire a rendere le vaccinazioni più accessibili a un numero maggiore di persone» ha dichiarato Elmar Kroth, vicedirettore generale di Pharma Deutschland «la possibilità di vaccinarsi direttamente in farmacia rappresenta per molti una soluzione comoda e sicura. Incentivare questa offerta potrebbe aumentare significativamente la copertura vaccinale della popolazione tedesca e, a lungo termine, alleggerire il sistema sanitario».

Gli uomini sono più propensi delle donne a farsi vaccinare in farmacia, confermando un trend osservato in altre indagini. Per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale, il 45,5% degli intervistati ha dichiarato l’intenzione di vaccinarsi questo autunno e inverno, mentre il 46,7% ha affermato di non volerlo fare. La situazione è più critica per il vaccino contro il covid-19, con il 27,8% soltanto disposto a riceverlo e il 62,3% che lo rifiuta.

Il 44,5% degli intervistati ha dichiarato di vaccinarsi regolarmente contro l’influenza, mentre il 20,4% lo fa a intervalli irregolari. Il 29,3%, invece, ha affermato di non vaccinarsi mai. Nonostante tutto, l’opinione generale sulle vaccinazioni non è così negativa: il 79,2% del campione ha dichiarato di essere favorevole, mentre solo il 9,2% ha espresso pareri contrari. Le vaccinazioni più comuni sono contro il tetano (76,2%), la poliomielite (55,2%), il covid-19 (52,4%) e il morbillo, la parotite e la rosolia (51,6%).

Il sondaggio ha evidenziato che ci sono diversi fattori che possono incentivare le persone a vaccinarsi. Il 24,2% degli intervistati ha affermato che un promemoria da parte della propria assicurazione sanitaria potrebbe essere utile, mentre il 18,1% preferirebbe appuntamenti immediati. Anche la disponibilità della vaccinazione in luoghi più accessibili, come le farmacie, è considerata un fattore motivante dal 18% degli intervistati.