Un farmacista tedesco su due offrirà i servizi (monitoraggio della pressione, addestramento dei pazienti all’uso dell’inalatore, ricognizione farmacologica per i politrattati, verifica delle terapie per malati oncologici e trapiantati) individuati di recente da una commissione arbitrale perché vengano proposti dalle farmacie in regime di rimborso. E tra i farmacisti che invece non prevedono di proporli, quasi un terzo motiva la sce.lta con la mancanza di sufficiente personale.
È quanto emerge dal sondaggio condotto dalla rivista tedesca Daz.online su un campione non rappresentativo di quasi 500 titolari: 214 (ossia il 43,6% del campione) affermano che proporranno questi servizi nella loro farmacia, anche se il 21,8% del campione adotterà soltanto le prestazioni basiche, ossia monitoraggio della pressione e addestramento all’inalatore. Un altro 23,2%, invece, si dice ancora incerto se offrire o no i nuovi servizi.
Tra i farmacisti che, invece, non pensano di erogare le prestazioni concordate dalla commissione arbitrale, il 36,7% spiega la propria scelta con la mancanza di personale, mentre un altro 30,1% unisce alla mancanza di personale l’indisponibilità di collaboratori qualificati (per i servizi più complessi serviranno una formazione specifica e requisiti d’ingresso).