In Germania più della metà dei farmaci dispensati nel 2023 dalle farmacie era un otc. È quanto emerge dal report diffuso nei giorni scorsi dalla Bpi, la Farmindustria tedesca: nell’anno passato sono stati venduti medicinali per 1,7 miliardi di confezioni, il 53% era un senza ricetta e il valore generato ha raggiunto gli 11 miliardi di euro. Sostanzialmente stabile la crescita rispetto al 2022 (+0,5%), che non riesce a replicare il poderoso balzo avanti tra 2021 e anno successivo (+12%) dopo la contrazione del periodo pandemico.
Il mercato tedesco dell’otc in farmacia
Nel 2023, dice ancora il report, la domanda di otc è stata particolarmente elevata nelle categorie tosse e raffreddore, vitamine e minerali, antidolorifici e prodotti per muscoli e articolazioni. Tra i segmenti in perdita, da segnalare la contrazione dei dimagranti, che nell’anno perdono il 16,9%.
Per quanto concerne i prezzi, nel 2023 gli aumenti tra gli otc si sono mantenuti al di sotto dell’inflazione media: «Da gennaio 2021» ha detto Kai Joachimsen, direttore generale della Bpi «l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 16,4%, ma in farmacia i prezzi dei farmaci senza ricetta sono saliti del 9%». In sostanza, le aziende farmaceutiche tedesche hanno rinunciato in molti casi a trasferire sul consumatore gli incrementi dei costi delle materie prime e della produzione.