Il 2024 è stato un anno decisamente stressante per i farmacisti tedeschi, che hanno dovuto affrontare una battaglia senza quartiere per fermare i progetti del ministro della Salute, Karl Lauterbach, sulle cosiddette “farmacie light”. Il progetto legislativo è stato per ora bloccato, ma come valutano i titolari di farmacia l’anno appena trascorso? Un sondaggio Apokix condotto dall’Institut für Handelsforschung di Colonia (Ifh, Istituto di ricerca sul commercio) fotografa la situazione.
Più della metà dei titolari intervistati valuta negativamente l’anno concluso. Il 23% ha assegnato un giudizio di “sufficiente”, il 21% “scarso” e l’8% “insufficiente”. Sul versante positivo, solo il 2% lo ha definito “molto buono”, mentre il 21% lo ha valutato “buono” e il 24% “soddisfacente”.
Il 2025 suscita previsioni fosche: il 50% prevede uno sviluppo molto negativo o negativo, solo il 12% nutre aspettative positive. Nessuno ha indicato una previsione “molto positiva”. Un approccio neutrale è stato adottato dal 34%.
I giudizi sui responsabili politici della sanità sono fortemente critici. Il 63% ha assegnato loro un “insufficiente” e il 31% “scarso”. Anche a livello regionale, i risultati non sono molto migliori: il 59% ha dato una valutazione di “sufficiente” o peggiore. Insoddisfazione anche nei confronti delle rappresentanze di categoria. A livello nazionale, il 32% ha dato un giudizio “insufficiente” e il 27% “scarso”. Soltanto l’8% ha espresso un giudizio “molto buono” o “buono”. A livello regionale, i farmacisti si sono dimostrati leggermente più indulgenti: il 22% ha valutato positivamente la rappresentanza, mentre il 35% l’ha giudicata “insufficiente” o “scarso”.
Il 96% degli intervistati concorda sulla necessità che i farmacisti promuovano proattivamente proposte di riforma. Tuttavia, il 74% ritiene che l’attuale incertezza politica, aggravata dalla rottura della coalizione “Ampel” (formata da Socialisti, Verdi e Liberali), abbia complicato il processo. Nonostante ciò, il 68% crede che una riforma potrebbe concretizzarsi nei prossimi uno o due anni, anche se solo il 38% ritiene che le proposte di Lauterbach abbiano rafforzato il dialogo tra base e rappresentanza professionale.
Un terzo degli intervistati ha individuato aspetti positivi nelle idee del Ministro, tra i quali il rafforzamento del ruolo dei Pta (Pharmazeutisch-technische Assistenten, assistenti tecnici di farmacia), con l’ampliamento delle competenze e la possibilità di sostituire temporaneamente il farmacista, nonché la riduzione dei requisiti per attrezzature e laboratori. Inoltre, si guarda con interesse all’espansione dei servizi offerti, come la prevenzione e le vaccinazioni.
Il panorama competitivo è una delle maggiori preoccupazioni per i farmacisti. Il 38% teme la concorrenza delle farmacie online e di piattaforme come Amazon, mentre il 12% è preoccupato per il ruolo crescente di supermercati e drogherie. Solo un 12% percepisce il confronto con altre farmacie fisiche come un problema rilevante.
Secondo il 90% degli intervistati, l’obiettivo prioritario della rappresentanza professionale dovrebbe essere l’adeguamento della remunerazione o il rafforzamento economico delle farmacie. Per il 72%, anche la riduzione della burocrazia è cruciale. Al contrario, l’interesse per nuove prestazioni farmaceutiche, orari più flessibili o l’ampliamento delle competenze dei PTA è relativamente basso.
Sul fronte gestionale, il 45% considera la gestione delle carenze di approvvigionamento una delle sfide principali per il 2025, seguita dalla necessità di evitare le rettifiche a posteriori sui rimborsi (37%). Per il 25%, è prioritario risolvere il problema della successione nella titolarità delle farmacie, mentre il 19% sottolinea l’urgenza di risolvere le carenze di Pta.