In Germania provvede anche l’Agenzia federale per il lavoro a confermare la carenza di farmacisti e personale specializzato nelle farmacie del territorio. Basta consultare il rapporto che l’ente tedesco ha pubblicato nei giorni scorsi sulle professioni che nel 2022 hanno registrato una domanda da parte del mercato del lavoro superiore all’offerta: 200 in tutto – tra le quali 105 figure qualificate, 56 specializzate e 39 esperte – una cinquantina in più sulle 148 dell’anno precedente.
Quella di farmacista figura tra le prime dieci professioni ad alto tasso di occupazione soggette a carenza. E il rapporto non individua differenze regionali, almeno non negli stati federali che hanno fornito dati. Di conseguenza, come scrive la rivista Apotheke Adhoc, mancano farmacisti in Bassa Sassonia/Brema, Renania settentrionale-Vestfalia, Assia, Baden-Württemberg, Baviera e Berlino/Brandeburgo. L’insufficienza delle segnalazioni non consente invece di avere dati per gli altri Stati federali (Schleswig-Holstein/Amburgo, Meclemburgo-Pomerania occidentale, Sassonia, Sassonia-Anhalt, Turingia, Renania-Palatinato/Saarland), ma l’Agenzia federale per il lavoro osserva comunque che «poiché quella di farmacista è una professione che registra carenze a livello nazionale, si può presumere che anche la situazione nei Paesi che non sono stati valutati sia prevalentemente caratterizzata da insufficienze».
In un sondaggio condotto da l’anno scorso da Aposcope, ricorda Apotheke Adhoc, il 65% dei farmacisti titolari tedeschi riferiva di avere posti vacanti nelle loro farmacie, per tutte le figure professionali: Pta (Pharmazeutisch-technische assistenten, tecnico di farmacia, 50%), Pka (Pharmazeutisch-kaufmännische Angestellte, addetto di reparto non laureato, 22%), farmacisti con anzianità media (43%) e direttori di filiale (3%).
In media, diceva ancora il sondaggio, la ricerca di un farmacista con anzianità media richiede undici mesi, un Pta nove e un Pka sette mesi.
