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Germania, preoccupano le misure allo studio del Governo su sconti e iva

9 Giugno 2022

Si fa intenso il confronto tra politica e farmacie tedesche sugli interventi economici allo studio del governo con l’obiettivo di contenere la spesa pubblica. Le due ipotesi che più preoccupano i farmacisti, in particolare, sono l’innalzamento da 1,77 a 2 euro dello sconto che le farmacie versano alle casse malattia e l’abbattimento dell’iva sui farmaci dal 19 al 7%, penalizzante perché le trattenute a carico degli esercizi farmaceutici sono calcolate al lordo. Secondo quanto scrive la rivista Daz.online, si stima che complessivamente i due interventi costerebbero ai farmacisti titolari circa 68 centesimi per ogni farmaco dispensato in regime di rimborso.

Una bozza di disegno di legge è già stata approvata dalla cancelleria federale, ma il testo non è definitivo e quindi i giochi rimangono aperti. All’Assemblea della Camera dei farmacisti della Westfalia, la presidente dell’Abda Gabriele Regina Overwiening ha parlato esplicitamente di uno «schiaffo» del Governo alle farmacie: «Non possono pretendere niente da noi» ha detto «al contrario, abbiamo bisogno di nuove risorse per poter svolgere il nostro lavoro. Durante la pandemia le farmacie hanno lavorato in modo proattivo e si sono fatte carico di tutte le competenze affidate loro dai politici. Questa è una cosa che andrebbe ricompensata».

Non è quello che sta accadendo: l’aggiornamento dei valori del sistema misto con cui vengono remunerati i farmacisti titolari è in ritardo; nel 2021, in più, le confezioni distribuite dalle farmacie tedesche è leggermente diminuito, dello 0,7%. E poi che la mancanza di personale, che rende sempre più difficile andare avanti: secondo la Camera dei farmacisti della Westfalia-Lippe, il rapporto tra laureati che cercano un lavoro in farmacia e posti vacanti è di uno a 14. Infine, continuano a calare gli esercizi in attività: soltanto nella Westfalia se ne contano oggi 1.781, un numero che non si registrava dal 1977.

Qualcosa, se non altro, si dovrebbe muovere a breve in tema di servizi: farmacie e casse malattia avrebbero dovuto concordare un pacchetto di prestazioni da erogare in regime convenzionato entro l’inizio di quest’anno, le trattative si sono arenate e la palla è quindi passata a un collegio arbitrale, che ha terminato il suo lavoro un paio di settimane fa: sono stati definiti i servizi e i compensi per ciascuno, secondo una lista che viene tenuta strettamente riservata in attesa del lodo finale. In ogni caso, per la remunerazione di tali prestazioni il Governo federale ha già stanziato 150 milioni, che potrebbero aumentare ulteriormente.